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D i v i n e
Problemi di donne

intervista di Jack Stevenson

 

Nel decennale della scomparsa di Divine (1988) - musa ispiratrice del regista americano John Waters - Trax propone un'intervista di Jack Stevenson: una rapida incursione nella cultura trash americana, tra 'pink flamingos' e travestiti inguainati in abiti rigorosamente 'polyester'. Ma Divine sa anche commuovere. Tra un aneddoto e l'altro, tra uno spettacolo di travestiti e una serata con Elton John e Liz Taylor, Divine ci racconta la sua drammatica infanzia: gli scherzi e le botte dei compagni che non accettavano la sua diversità; i primi travestimenti; lo scontro con la famiglia... E scopriamo che dietro la maschera della regina delle dragqueen, si nascondeva una lavoratrice instancabile, a caccia di successo e di una parte che dimostrasse a tutti le sue vere qualità di attrice.

Ten years after Divine's death, Trax publishes an interview with John Waters' superstar and muse: beside gossip and cult anecdotes about Liz Taylor and John Waters, Divine tells Jack Stevenson about the hard times she had in school when she was a he and everybody was making fun of his female behaviours. We are also told of a troublesome, yet romantic relationship with her family and we discover that loony Divine was actually a hard worker, miles away from the dragqueen character she played.

© Jack Stevenson & Blimp

JACK STEVENSON
Sei cresciuta a Towson, nel Maryland. È vero che casa tua era appartenuta a Francis Scott Fitzgerald?
DIVINE
Sì, era una casa gigantesca, con ventotto stanze. Zelda e suo marito vi avevano abitato per un paio d'anni. Per lei era stato un periodo molto duro, dentro e fuori dall'ospedale psichiatrico di Shepard Pratt, a pochi minuti da casa mia.
Una volta Zelda aveva cercato di dare fuoco alla casa. Quando ci siamo andati a vivere noi, una parte dell'abitazione era stata completamente ricostruita in seguito all'incendio. Pensa, ho anche conosciuto Scottie, la figlia dei Fitzgerald: mia madre le aveva scritto ed è venuta a trovarci.
JS
So che è una domanda stupida, ma hai mai avvertito qualche strana presenza in quella casa?
D
Sì, c'erano come delle strane vibrazioni, soprattutto all'ultimo piano dove Zelda aveva le sue stanze.
Io da piccola ero molto schiva e mi piaceva nascondermi lassù. I miei cugini invece erano terrorizzati da quel posto.
JS
Parlando di infanzia, posso chiederti se i tuoi genitori hanno mai accettato il tuo successo?
D
C'è voluto un bel po' prima che mi accettassero. Ma credo che ora si siano rassegnati e siano felici. Il merito è stato di Trouble Mind: mio padre l'ha visto diciassette volte in una sola settimana. Eppure gli prendono ancora i brividi quando mi vede sculettare nel mio bel miniabito rosa.
JS
La tua infanzia deve essere stata difficile. Immagino che a scuola ti abbiano preso in giro per la tua diversità. Porti rancore verso quelle persone?
D
No, credo di no. In passato sono stata molto vendicativa, ma ero solo un ragazzino, non capivo cosa mi stesse succedendo. Anzi, capivo cosa accadeva, ma non ne capivo il perché. Poi cresci, cambi e impari. Capisci che non volevano farti davvero male.
Quello che non riesco ancora a capire è perché dei ragazzini possano diventare così violenti, perché picchino chi è diverso da loro. Qualche mese fa sono tornata a Baltimora e ho incontrato quasi tutti i miei vecchi compagni di scuola. È stato molto triste, ma mi sono sentita anche più sollevata. Tutti quelli che mi pestavano e insultavano, chi mi chiamava "culo rotto", be', sono ancora lì, con gli stessi lavori, la stessa noiosissima vita: la stazione di servizio, il bar, gli stessi amici.
Vedi, credo che il mondo vada così: devi pagare prima o poi per quello che hai fatto. E loro stanno scontando il male che mi hanno fatto, mentre io, che ho lavorato come una schiava, ora me la sto godendo. Per me è stata durissima: ci sono state volte in cui avrei volentieri gettato la spugna, ma ho stretto i denti e ho continuato, anche perché non saprei che altro fare. So solo far ridere la gente, tutto qui.
JS
Capisco, non è che puoi smettere domani e imparare un altro lavoro...
D
Guarda, per come vanno le cose adesso, potrei smettere subito e vivere di rendita, una rendita molto modesta però. Ma, vedi, non è solo per i soldi che continuo. I soldi sono importanti, soprattutto se sei stata povera per un bel po'. Ma lavori anche per te stessa e per tutti quelli che ti hanno preso in giro. Vuoi fare sempre di più e meglio, per dimostrare a tutti che ce l'hai fatta. Sono molto ambiziosa e c'è ancora molto che posso fare. Per dire, nessuno avrebbe mai pensato che riuscissi a fare anche un po' di televisione. E invece ho presentato un'intera serie, Tales from the Dark Side. Niente ti può fermare a un certo punto, ed è per quello che vuoi continuare.
JS
Come sarà Divine da vecchia? Adotterai dei bambini?
D
No, credo di no. Voglio continuare a recitare. Lo faccio da trent'anni ormai spero di poter continuare per altri dieci e cavalcare l'onda del successo. Vorrei poter fare un solo film all'anno, qualcosa di buono, di prima qualità. E mi piacerebbe aiutare anche i registi più giovani. Potrei fare un bel po' di soldi, anche se è la sfida a stuzzicarmi più che il denaro.
JS
Quale dei tuoi film consideri il tuo capolavoro, il tuo Via col vento?
D
[Ride] Penso sia Polyester.
JS
Anch'io. Fai quasi impallidire De Niro con le tue trasformazioni da Earl Peterson a Divine e a Hilly Blue.
D
Sì, in effetti credo proprio di essere una grande attrice [Ride]. Ogni volta che vado al cinema sto malissimo. È l'invidia, vedi. Fisso lo schermo e penso: dovevo farla io quella parte. Non riesco quasi a guardare il film. Continuo a ripetermi: perché non ci sono io lì, sarei stata più brava.
JS
Quali sono i film che ti piacciono meno?
D
Il peggio credo sia la roba di Stephen King. Quel suo film, quello del camion, mio dio. Un vero schifo, quando l'ho visto volevo scrivere alla casa di produzione, volevo indietro i soldi del biglietto. Non capisco perché gli abbiano dato tutta quella grana. Invece Room with a View è uno dei miei preferiti.
JS
Ti senti emarginata da Hollywood? Non hai mai l'impressione che ti abbiano tagliato fuori?
D
No, non ho mai avuto difficoltà a trovare lavoro. E con John si lavora benissimo, la troupe è molto affiatata, ci si diverte. Ora però ho voglia di interpretare parti diverse, anche per scrollarmi di dosso i soliti pettegolezzi tipo "È solo un travesta, culo rotto, trans, pervertito, bla, bla, bla". Basta! Io sono un attore, al quale hanno offerto qualche parte femminile di troppo, forse [Ride].
JS
Ti senti vittima degli stereotipi cinematografici?
D
Sì, sono una vittima dei cliché, ma adoro lavorare con John. È un grande regista, scrive benissimo. Ed è un grande amico.
JS
Ha qualche problema di fondi ultimamente, vero? Dice che i produttori non gli passano molti soldi.
D
Be', non vuole scrivere film come E.T. Tutti sono disposti a cedere un po', ma arriva un momento in cui devi dire basta, non mi svendo più. Credo che John debba solo aspettare un poco e si aggiusterà tutto perché lui è un tipo davvero brillante.
JS
Mi puoi raccontare qualcosa sui set dei film di John?
D
Ho centinaia di storie. Per Female Trouble mi ha fatto nuotare in un fiume ghiacciato e per Lust in the Dust ho nuotato in uno schifo di fiume sporchissimo, nero petrolio, ti giuro. E mi sono dovuta spogliare per quella scena: quaranta persone che ti fissano e tu che te ne stai lì con l'uccello di fuori, tre chili di trucco e otto paia di ciglia finte. E fa un freddo cane, sono le sette del mattino. A volte è un incubo, davvero.
JS
Con chi vorresti recitare?
D
[Sorride] Al diavolo, ma è ovvio, no? Jack Nicholson, Warren Beatty, Liz Taylor.
JS
C'è qualcuno con cui non reciteresti?
D
No, perché non sai mai come sono davvero sul set. Non puoi fidarti dei giornali, raccontano un sacco di sciocchezze, anche su di me.
JS
Hai incontrato molte star?
D
Sì, ed è stato sempre divertentissimo perché io vado pazza per il cinema.
JS
Hai incontrato il tuo idolo, Liz Taylor?
D
Sì, ed è stato come guardarsi allo specchio. L'ho conosciuta nel 1981 ma la inseguivo da un bel po'. Pensa, una volta avrei dovuto fare un viaggio in aereo con lei, a Philadelphia. Mi aveva invitato Elton John che è un mio vecchio amico. Dovevamo andare a una festa col suo jet personale, una cosa veloce, in serata. Ma i i miei produttori non mi hanno lasciato andare perché stavamo girando. Così il giorno dopo vado a trovare Elton in albergo e mi fa vedere una montagna di foto di Liz e mi dice "Mancavi solo tu". Ti giuro che in quel momento lì avrei potuto uccidere i miei produttori. Voglio dire, quarantacinque minuti in aereo con Liz. Non mi sarebbe scappata. Avremmo parlato, sarei diventata la sua migliore amica. E invece l'ho incontrata solo dopo un paio d'anni. È stata una cosa molto più rapida purtroppo.
JS
Cos'altro mi puoi raccontare dei film di Waters?
D
Lui è grande e riesce a farti fare di tutto. Sa essere molto convincente. Anche se a volte ha avuto delle idee un po' troppo fuori, troppo bizzarre anche per gente come me. Pensa che voleva che Mink si incendiasse i capelli. E hanno litigato un sacco, perché a John sembrava una cosa normale, capisci?
JS
Come era l'atmosfera quando avete iniziato a girare film con lui?
D
Eravamo pazzi, una banda di disperati, tutti sui sedici diciassette anni. A quell'età te ne freghi di tutto. E poi quasi non ci credevamo, giravamo per gioco, nessuno di noi pensava di diventare una star. Se qualcuno mi avesse detto che alla fine mi sarei ritrovata a rilasciare interviste, be' gli avrei detto "Mollami, sei pazzo". E invece eccomi qui.
JS
Come è cambiata la tua vita da quando hai successo? Immagino che ti sia lasciata alle spalle droga, furti e tutto il resto?
D
Sì, adesso mi tocca pagare, e quindi non mi diverto più.
JS
Già. Il divertimento è farsi beccare con un maglione d'angora rubato e duecento dollari in tasca, vero?
D
[Ride] E tu come lo sai? Comunque facciamo tutti dei piccoli errori, no? Comunque, sì, sono cambiata. Non mi drogo più. Ho perso amici molto cari per colpa della droga. Passo molto tempo in disparte perché non voglio essere usata né dalla droga né dal mondo dello spettacolo. Ora colleziono oggetti in ceramica, giocattoli e mi piace il giardinaggio, adoro cucinare. E poi ho i miei due cuccioli, Beatrice e Klaus.
JS
Se tornassi a vivere cambieresti qualcosa del tuo passato?
D
Non lo so, è andata come è andata. Avrei voluto avere più successo con i miei dischi qui in America. Avrei voluto diventare una vera star come Elton John. Suonare negli stadi invece che nei piccoli club.
JS
Ma hai cantato al Madison una volta.
D
Sì, ma non è abbastanza. Ho fatto un paio di spettacoli anche in Messico e in Europa in grandi stadi. E, ti giuro, ti fa impazzire, non vorresti mai smettere. Poi torni in America e nessuno conosce i tuoi dischi. Qui in America sono costretta a esibirmi in piccoli club gay. In Europa invece sono più aperti, canto in locali misti, dove si divertono tutti, straight e gay.
JS
John Waters mi ha detto che ormai l'età dell'oro del trash è finita.
D
Forse, ma un giorno arriveranno un nuovo John Waters e una nuova Divine, se il mondo è abbastanza fortunato.
JS
Se avessi un sacco di soldi che spettacolo metteresti in piedi?
D
Nessuno. Me ne starei a Rio ad ammazzarmi di sole e cocktail.

 

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