ateatro 122.20
Che cosa si fa per i giovani gruppi?
Un'analisi ragionata a partire dalla rassegna Previsioni
di Carlotta Pedrazzoli
 
Previsioni - giovani proposte per la scena milanese, giunto quest’anno alla seconda edizione, è un progetto organizzato dalla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi in collaborazione con il Settore Spettacolo del Comune di Milano e sei teatri milanesi tra cui il CRT, il Sala Fontana, il Teatro Litta, il Teatro Out Off , il Teatro Ringhiera e il Teatro Verdi.



Crollo Prospettico, Toys.

Previsioni è un osservatorio sulle fantasie teatrali delle ultime generazioni ed ha la finalità di accompagnare verso la professione gruppi di recente costituzione, composti prevalentemente da ex- allievi della Paolo Grassi diplomatisi negli ultimi quattro anni, ma con significative collaborazioni di artisti “esterni”. Previsioni infatti intende favorire l’incontro tra giovani artisti e la città, dare voce a nuove visioni, creare occasioni di sviluppo a progetti e gruppi teatrali nella primissima fase della loro vita artistica ed offre ai sei spettacoli selezionati la possibilità di essere inseriti per cinque giorni nel cartellone dei teatri sopra citati.
Oltre a Previsioni esistono altri progetti che hanno lo scopo di offrire visibilità alle compagnie emergenti e nello schema che segue ve ne sono elencati 18, di cui 2 francesi, un piccolo omaggio alla dimensione europea che è ricca di progetti simili e che sempre più è diventata un orizzonte di riferimento per quelle compagnie e per quegli artisti provenienti dalla danza, dal teatro ragazzi, ma anche dal teatro cosiddetto di ricerca, che in Italia per vari motivi incontrano difficoltà a proporre le loro produzioni e a trovare co-produttori.



Tecnologia Filosofica, Gymnasium.

Le proposte, pur non essendo esaustive, sono comunque rappresentative dell’offerta esistente nel contesto nazionale, e sono state analizzate individuando da un lato le linee ricorrenti e i punti di contatto con Previsioni, dall’altro gli elementi di forza e di debolezza, confrontando il successo di alcune formule e la poca incisività di altre, per offrire una chiave di lettura utile a una prima valutazione.
I progetti sono stati elencati a seconda dei destinatari a cui si rivolgono. All’inizio si trovano le iniziative rivolte ad un’utenza interna all’ente promotore, seguono quelle a carattere regionale, nazionale e infine internazionale.



Come si può vedere dalla tabella, l’Accademia Silvio D’Amico offre ai suoi allievi la possibilità di partecipare al festival di Spoleto con brevi performance, ma non offre un sostegno all’accompagnamento della creatività delle giovani generazioni che, invece, è la caratteristica del bando Previsioni e in parte anche dell’Accademia dei Filodrammatici la quale mette in palio, per i saggi di diploma degli allievi, una borsa lavoro che va dai 500 ai 6.000 euro con cadenza biennale a conclusione del ciclo di studi. In quest’ultimo caso c’è la volontà di sostenere le produzioni degli allievi appena diplomati, ma non si dà loro un’opportunità importante: il confronto con il pubblico e con i teatri della città, passaggio delicato ma fondamentale per iniziare a farsi conoscere, a lavorare al di fuori di una dimensione protetta, come è quella scolastica, e ad occuparsi in maniera professionale di tutti gli aspetti che gravitano attorno ad uno spettacolo, dagli accordi contrattuali alla promozione.
Tra le proposte a carattere regionale spiccano le iniziative che, pur essendo locali, sono inserite in un contesto più ampio, in una rete nazionale, come ad esempio il Premio Giovani Danz’autori Emilia Romagna che fa parte della rete nazionale Anticorpi. Questo bando garantisce ai partecipanti un percorso di accompagnamento, scandito tra l’altro da momenti formativi, e prevede una selezione a tappe fino al festival Ammutinamenti di Ravenna in cui vengono presentati gli spettacoli vincitori.



Macelleria Ettore, La porta aperta, Gymnasium.

Un’altra formula a carattere regionale è RIgenerazione che si svolge a Torino ed è organizzata dalla Città di Torino, dal Teatro Stabile Torino, dal Sistema Teatro Torino, in collaborazione con la Fondazione Circuito Teatrale del Piemonte e con l’AGIS. Si tratta di una vetrina che offre alle compagnie la possibilità di essere viste dalle più importanti istituzioni cittadine e, in un secondo momento, dà l’opportunità alle compagnie selezionate di circuitare in almeno tre piazze della regione Piemonte.
Di seguito, scorrendo la tabella, si trovano le iniziative a carattere nazionale tra le quali spiccano, per il successo ottenuto nel corso degli anni, il Premio Scenario e Cantieri Teatrali per Fabbrica Europa.
I punti di forza del Premio Scenario, giunto quest’anno alla dodicesima edizione, in sintesi sono:
l’essere un’associazione nazionale che racchiude al suo interno molte realtà locali radicate sul territorio; prevedere una selezione a tappe che si svolge in varie zone dell’Italia consentendo così agli operatori che provengono dalle varie regioni d’Italia di poter assistere agli studi proposti; offrire ai vincitori oltre ad un premio in denaro, anche una circuitazione nazionale composta da circa quindici repliche in situazioni qualificate e diffuse su tutto il territorio nazionale.
È davvero un’opportunità importante per le compagnie selezionate ma anche per quelle menzionate che infatti vengono promosse come “generazione Scenario”, un marchio che garantisce una qualità riconosciuta e rappresenta un ottimo biglietto da visita per le compagnie.
Cantieri Teatrali per Fabbrica Europa è un’altra iniziativa interessante per quello che offre alle compagnie. Anche in questo caso ad un premio in denaro è abbinata la possibilità di avere un teatro in cui provare lo spettacolo per circa due settimane e debuttare in un festival internazionale quale Fabbrica Europa a Firenze.
Da sottolineare anche il Premio Giovani Realtà del Teatro della Nico Pepe che, pur essendo un’accademia, ha scelto di aprire a tutte le giovani compagnie italiane la possibilità di partecipare al bando mettendosi a disposizione come palcoscenico/vetrina in cui gli studi selezionati hanno la possibilità di essere visti dagli operatori locali e allo spettacolo vincitore vengono garantite alcune repliche in Friuli Venezia Giulia.
Quest’anno è particolarmente interessante il programma del festival Kilowatt che, oltre ad essere una vetrina per giovani compagnie a cui viene offerto un sostegno alla produzione, ha organizzato per la fine di luglio una due giorni di convegno dal titolo “Vietato parlare all’aurora” in cui numerosi organizzatori da tutt’Italia si sono ritrovati a discutere di programmazione di teatri e festival, focalizzando l’attenzione sugli strumenti di conoscenza e selezione delle compagnie emergenti, il ruolo dei bandi e dei concorsi teatrali, e sulle residenze, i sostegni alla produzione, il mercato e la distribuzione mettendo a fuoco come le pratiche organizzative e gestionali delle giovani compagnie influenzano la loro poetica e le modalità con cui l’attuale sistema teatrale italiano favorisce il lavoro di giovani artisti.
Le ultime due iniziative della tabella riguardano invece due esperienze francesi, molto diverse tra loro, inserite affinché siano da stimolo per cercare possibili percorsi anche al di fuori dei confini nazionali. Di Premieres Pas colpisce la dimensione collettiva che si respira sin dalla presentazione di questo festival dedicato alle giovani compagnie a cui viene chiesto non solo di presentare il proprio lavoro per ben dodici volte, ma anche di occuparsi di tutti gli aspetti che ruotano intorno al festival: dai rapporti con la stampa, alla promozione degli spettacoli, all’accoglienza del pubblico, nel solco della tradizione del luogo in cui si svolge il festival e cioè la Cartoucherie di Parigi, sede del Théâtre du Soleil.



Piccola Compagia della Magnolia, Hamm-let, Gymnasium.

Premières invece, giunto quest’anno alla quinta edizione, è un festival voluto da due importanti teatri di Strasburgo, il Théâtre de Maillon e il Théâtre National de Strasbourg, allo scopo di selezionare giovani registi da tutta Europa per scovare le promesse di domani. Premières si svolge alla fine delle stagioni teatrali dei due teatri ed è una ambita vetrina europea in cui i registi, agli inizi della loro carriera, possono farsi conoscere attraverso la messa in scena di spettacoli che nascono da compagnie che non dispongono né di strutture stabili né di finanziamenti pubblici.

Se la sfida di tutti questi progetti è valorizzare e proteggere chi svolge una professione creativa all’inizio della propria carriera, è sicuramente molto utile che le iniziative, soprattutto quelle più piccole, si conoscano tra loro e provino a dialogare e a immaginare formule efficaci affinché i contesti in cui offrono visibilità ai talenti emergenti siano sempre più qualificati.
Un esempio concreto che è andato in questa direzione e speriamo possa stimolare altri legami tra progetti affini è la collaborazione tra RIgenerazione e Previsioni che si è svolta tra maggio e luglio di quest’anno in Piemonte e a Milano. Il legame tra i due progetti ha permesso, in un periodo in cui si discute spesso delle opportunità e dei possibili sostegni a favore di un ricambio generazionale, da un lato al Circuito di essere un piccolo ma significativo tassello per accompagnare sulla via del mercato artisti emergenti, dall’altro a Previsioni e quindi alle compagnie selezionate, di misurarsi con un’istituzione importante nel campo della distribuzione di spettacoli che, con gli strumenti e le finalità che le sono proprie, cerca di contribuire alla promozione del pubblico offrendo espressioni della giovane creatività che, altrimenti, a fatica riuscirebbe a trovare spazio nelle logiche, piuttosto conservatrici, dei teatri e delle piazze di provincia. Questa collaborazione ha inoltre fatto sì che le compagnie selezionate da RIgenerazione partecipassero al festival Arlecchino nelle città, organizzato dalla Scuola Paolo Grassi di Milano.
I benefici immediati per le compagnie che partecipano ad iniziative di questo respiro riguardano, oltre alla visibilità, l’essere affiancate e sostenute da due enti importanti e riconosciuti del panorama teatrale italiano che hanno svolto un lavoro di promozione attento e mirato organizzando, tra l’altro, durante il festival Arlecchino nelle città, un incontro dal titolo Milano-Torino, politiche per i giovani gruppi a confronto a cui sono stati invitati a parlare oltre ai promotori dell’iniziativa quali Mimma Gallina, Maurizio Schmidt e Patrizia Coletta, anche il critico torinese Alfonso Cipolla, il responsabile del Settore Spettacoli del comune di Milano Antonio Calbi e i referenti dei teatri milanesi coinvolti in Previsioni.
Rimane comunque ancora molto da fare affinché i tanti progetti che ciclicamente nascono allo scopo di valorizzare l’emergente siano davvero incisivi e diventino appuntamenti riconosciuti nel panorama teatrale nazionale. Non esistono ricette pronte, ma forse un lavoro in rete tra operatori che si occupano dell’emergente e che inizino a collaborare non solo per organizzare momenti di visibilità, ma anche per mettere a punto strategie capaci di rispondere alle necessità di coloro che svolgono professioni creative, permetterebbe di monitorare e di sostenere i nuovi talenti in quella fase delicata tra l’opera prima e l’opera seconda, momento in cui, non a caso, il tasso di mortalità è altissimo. Si tratta di investimenti che non danno visibilità immediata e che necessitano operatori con fiuto nonché di strutture e mezzi economici adeguati, ma chi semina prima o poi raccoglie, o no?

 
© copyright ateatro 2001, 2010

 
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