ateatro 74.55
Una casa comune per l'arte
L'Arboreto di Mondaino
di Fabio Biondi, Residenze
 

1998: nasce il progetto l’arboreto
2004: nasce il teatro dimora

Sette anni sono trascorsi da quando abbiamo deciso di creare il progetto dell’arboreto. All’inizio, quando l’abbiamo pensato, assomigliava di più a un desiderio: credere nella possibilità di realizzare (non in assoluto, non solo per noi) qualcosa di nuovo, una diversa forma d’espressione per intrecciare lavoro, libertà e divertimento. A partire da un’ipotesi di senso, un pensiero condiviso prima con gli amici e poi con le istituzioni: il paese di Mondaino e il parco dell’arboreto - abbandonato e sottratto alla sua idea originaria di arboreto sperimentale della flora mediterranea - potevano diventare un ambiente in cui riflettere e agire sui processi della conoscenza, della creatività, delle relazioni professionali e delle passioni umane.
Un paesaggio, naturale e artificiale allo stesso tempo, necessario per creare le condizioni per proteggere un sogno: una residenza dove perdersi nella lentezza e nella bellezza della ricerca. Non solo un’opportunità per trasmettere e raccogliere il sapere e produrre opere, bensì uno spazio aperto per disperdere qualcosa nell’attesa di incontrare altro, di nuovo e non conosciuto. Quasi un territorio franco, per sperimentare di continuo le incognite della vita e dell’arte, indagando le ansie e i piaceri che ci accompagnano nell’elaborazione di un pensiero e di un’identità. Nel tempo l’arboreto è cresciuto, e oggi può proporsi ancora di più come un alleato che offre le sue strutture (il teatro dimora, le due case foresteria) per permettere ad altri di difendere la libertà dei propri sogni.
Noi non sappiamo dire bene che cos’è un sogno, ma possiamo provare a sognare con altri.
Si cresce sognando, si sogna per crescere, ma ciascuno di noi cresce solo se sognato. Diamo il meglio di noi se siamo nei sogni di qualcuno.

Dal 1998 l’arboreto di Mondaino è una realtà progettuale nuova, nata in provincia (qui bisognerebbe intendersi che cosa vuol dire ‘di provincia’ ma il discorso sarebbe molto complesso) che propone PerCorsi fra arte comunicazione natura.
Dal 2001 l’arboreto di Mondaino è stato riconosciuto dalla Regione Emilia-Romagna e dalla Provincia di Rimini anche come Centro di educazione ambientale sul rapporto arte gioco natura.
Unitamente ai laboratori di teatro, danza, musica, cinema, scrittura e comunicazione, l’arboreto di Mondaino realizza delle residenze creative per gli artisti che hanno la necessità, o il desiderio, di vivere, di lavorare e di produrre nelle nostre strutture.
Quali sono (in sintesi) gli spazi dell’arboreto
Un parco di nove ettari con circa seimila piante.
Due case foresteria che possono ospitare ventidue persone.
La Sala del Durantino, all’interno della Rocca Malatestiana, per laboratori, prove, dimostrazioni di lavoro.
Un nuovo teatro, il teatro dimora costruito in mezzo al parco e aperto il 29 maggio 2004.

Che cosa è stato (in sintesi) l’arboreto dal 1998 al 2004
Prima del teatro dimora, l’arboreto è stato soprattutto un luogo d’incontro per la ‘trasmissione del sapere’.
Non solo un’opportunità di formazione, bensì una possibilità di sosta per fermarsi a riflettere sul proprio lavoro: per maestri e allievi.
Il nostro principale obiettivo è stato principalmente quello di indagare sui processi di lavoro prima che questi arrivassero a produrre dei risultati, delle opere.
Mi piacerebbe dire che l’arboreto è - più di ogni altra cosa - ‘un’officina’, un ‘laboratorio a cielo aperto’, ma siamo arrivati in ritardo...

Che cosa sarà l’arboreto dal 2005 in avanti
Con il teatro dimora, l’arboreto proporrà meno laboratori e più residenze creative, per divenire (questo era l’impegno preso con noi stessi nel 1998) ancora di più una casa comune per l’arte.
Un ambiente (parco con seimila piante + due case + nuovo teatro + paese di Mondaino, nella valle del Conca sul confine tra Romagna e Marche + relazioni fra le persone) per unire ricerca e produzione, formazione e testimonianze.

Che cosa possiamo offrire ad altri
Un’identità progettuale definita e aperta allo stesso tempo, in ascolto e in divenire, un luogo ospitale bello e necessario (ora ne siamo convinti), non un generico centro servizi.
L’ambiente, sopra descritto, per accogliere nuove persone, per elaborare progetti e opere, per approfondire PerCorsi fra arte comunicazione natura.

Per maggiori informazioni sulla nostra "piccola" storia e sui programmi annuali fin qui realizzati, rimandiamo al sito www.arboreto.org


 
© copyright ateatro 2001, 2010

 
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