ateatro 79.21
Libri & altro: Futuro gli slogan evolutivi di Carlo Infante
Carlo Infante, performing media. La nuova spettacolarità della comunicazione interattiva e mobile
di Oliviero Ponte di Pino
 

Che cosa sono i perfoming media che danno il titolo al libro di Carlo Infante? Sono l’ultimo (o forse non lo sono già più...) «slogan evolutivo» coniato da Carlo Infante. E che cosa sono gli «slogan evolutivi»? Sono «delle formulazioni che sembrano quasi degli slogan, indicazioni per qualcosa che deve ancora accadere in modo compiuto anche se si raccolgono già da tempo segnali e conferme». Insomma, gli «slogan evolutivi» rappresentano un efficace strumento divulgativo, che opera attraverso la diffusione di una serie di parole d'ordine da riempire di contenuti e intenzioni.
Infante (che insegna e collabora con diverse università e istituzioni) sa da sempre che il futuro è in arrivo. Allora si mette lì dove si presenterà il progresso – perché quello che gli interessa in primo luogo sono gli sviluppi delle tecnologie della comunicazione – e prova a raccontare quello che sta per succedere e a immaginarne le implicazioni a livello sociologico o addirittura antropologico. Lo fa coltivando in sé un entusiasmo simpaticamente adolescenziale, anche se sa benissimo che ogni innovazione può avere dei contraccolpi, o degli aspetti negativi – però sapendo anche la tecnologia ha una forza ineluttabile, soprattutto quando è sorretta dal mercato.
I suoi libri, compreso questo, sono le ampie narrazioni di una vedetta a un posto di frontiera, il racconto di quello che succede, degli esploratori e delle tribù che incontra, e che a volte va a scovare nei suoi giri di pattuglia. Il tempo verbale è di norma il presente, perché il futuro è già qui e non ce ne siamo ancora accorti. Il passato remoto viene utilizzato quasi solo alla prima persona singolare – per ricordare le avan-scoperte fatte e le bandierine piantate negli scorsi decenni in quella terra incognita che era (allora) il futuro.
Insomma, performing media è uno sguardo in avanti, un giro d’orizzonte che intreccia il teatro e gli SMS, la rete e il marketing del territorio, la pedagogia online e le eterne promesse della realtà virtuale, il videoteatro e la cittadinanza digitale. Nella consapevolezza che la tecnologia, l’estetica, la politica e l’economia sono strettamente intrecciati, e con la speranza che alcuni dei marginali di oggi domani potranno essere domani al centro della scena.

Carlo Infante, performing media. La nuova spettacolarità della comunicazione interattiva e mobile, novecentolibri, Roma, 2004, 192 pagine, 15 euro.


 
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