ateatro 56.82
28/07/2003 
Una lettera al "manifesto" su Santarcangelo
Claudio Meldolesi e Oliviero Ponte di Pino sull'articolo di Gianni Manzella
di Redazione ateatro
 
Prosegue il dibattito sul Festival di Santarcangelo, di cui trovate traccia nel forum "Nuovo teatro vecchie istituzioni".
Oggi Claudio Meldolesi e Oliviero Ponte di Pino hanno scritto una lettera al "manifesto", a proposito dell'articolo di Gianni Manzella sull'ultima edizione della rassegna romagnola (ampi estratti nel forum).
Qui di seguito il testo della lettera al direttore:

Caro direttore,
confidiamo nella tua disponibilità a pubblicare questa lettera di problematico dissenso dall’articolo consuntivo di Gianni Manzella «Santarcangelo, un festival a rischio di "siccità" creativa». Gianni è un amico e il suo approccio è tutt’altro che scandalistico, ma i tempi richiedono nuovo rigore.
Oltre gli spettacoli su cui fa perno il ragionamento polemico del pezzo, non ne sono mancati di notevoli, probabilmente non visti da Gianni. Mentre Cinema Cielo, su cui dichiara soltanto che tornerà, è un capolavoro che rilancia con originalità scenica i film testamentari di Fassbinder e Pasolini aperti a un ulteriore senso del tragico. A partire da questo exploit va considerata la rassegna 2003 di Santarcangelo, che è riuscita a riflettere una fase di autointerrogazione dei gruppi teatrali italiani (raccogliendo non a caso qualificati operatori teatrali stranieri); e con così pochi soldi che i direttori Castiglioni e Marino hanno consultato noi e altri partecipanti già disposti a collaborare sull’opportunità di non realizzarlo. E’ anche colpa nostra, insomma, se questo festival ha scontentato qualcuno.
In altri tempi potevano risultare rivelatrici le rassegne economicamente incerte, ma non siamo più negli anni in cui il Festival di Spoleto poteva ospitare i maestri statunitensi del nuovo teatro garantendo loro solo vitto e alloggio perché creassero in loco. Ed è eloquente il fatto che si parli di Pippo Baudo come direttore artistico del Festival dei Due Mondi.
Castiglioni e Marino, l’attore e l’intellettuale che dirigono Santarcangelo, vanno oggi aiutati perché abbiano, oltre al budget, anche un contesto culturale adeguato; perché l’offerta spettacolare del Festival rimanga libera da condizionamenti; e perché delle osservazioni stesse di Manzella si possa prendere il grano di volontà innovatrice, senza il pericolo che, contro le sue stesse intenzioni, il suo sasso offensivo faccia valanga trascinando con sé i tanti motivi di invidia diffusi oggi più che mai, per il contagio della nuova destra.

Claudio Meldolesi e Oliviero Ponte di Pino

 
© copyright ateatro 2001, 2010

 
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