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  M a t t S t o n e
T r a y P a r k e
r
South Park

 

Like in that ol’ Roosvelt radio show, Trey Parker and Matt Stone - creators of South Park - sit next to the fire place and chat the night away, talking about animal homosexuality and killing Kenny - You, bastards!

© South Park

South Park si spinge dove i Simpson non hanno mai avuto il coraggio di arrivare. La famiglia di gialloni è razzista, anticlericale, destromane, guidata da un alcolista di nome Homer; ma, dopo tutto, è tenuta insieme da un sano affetto familiare. Nella cittadina di South Park invece si consumano i peggiori riti di sopraffazione: i bambini si trasformano in zombie o si travestono da Hitler per Halloween; gli adulti si accoppiano con una decina di persone durante la festa della birra; il cuoco della mensa (al quale presta la voce Isaac Hayez, l’insuperabile autore della colonna sonora di Shaft) cerca di sedurre qualsiasi cosa si muova, mentre l’insegnante della scuola elementare è un omosessuale affetto da disturbi della personalità che si accompagna a un pupazzetto di nome Head. E poi: reduci dal Vietnam tracheotomizzati, presidi lesbiche, poliziotti ritardati, bambini caratteriali e vacche, vacche, vacche e neve, neve, neve e bambini poveri e muti che vivono in scatole di cartone. In questa intervista, rubata alla TV inglese, i creatori Matt Stone e Trey Parker riflettono sui temi ricorrenti di South Park.

MT: Ciao sono Matt Stone
TP: E io sono Trey Parker. E questo è il nostro cagnolino Scratch. Dì ciao agli amici, Scratch
MT: Stasera vedremo insieme Weight Gain 5000 che è decisamente il nostro episodio preferito. E parla di Cartman che cerca di rifarsi il fisico per andare in TV.

Quanto ingrassa per la precisione Cartman in questo episodio?
MT: Cartman inizia a prendere un prodotto per ingrassare, Weight Gain 5000 e arriva a pesare cinquecento chili: diventa grasso quasi come Pavarotti.

La morte è un tema ricorrente in South Park. Avete mai ucciso qualcuno?
MT: No, io non ucciderei mai nessuno, a meno che mi facciano incazzare.

Ragazzi, in ogni episodio c’è un personaggio, Kenny, che perde la vita. Perché continuate ad ammazzarlo? Cosa vi ha fatto di male?
TP: Kenny è decisamente il nostro personaggio preferito. Proprio perché è il nostro personaggio preferito cerchiamo di trovare un nuovo modo per ammazzarlo in ogni episodio.

Sì, ma perché ammazzate proprio Kenny e non un altro personaggio?
[In coro] Perché è povero.

Come si fa a creare uno spettacolo come South Park e restare così puri e onesti come sembrate voi?
MT: Vedi, tutti credono che per fare South Park devi essere una specie di rock star completamente fuori di testa e selvaggia. Ma noi siamo solo una coppia di americani medi. E come a tutti gli americani, anche a noi piace giocare a baseball e spaccare la schiena ai vecchi.

L’omosessualità è un altro tema ricorrente nei vostri cartoni animati. Nello speciale di San Valentino Cartman vuole diventare una lesbica e si esercita leccando la moquette di casa. Nell’episodio Big Gay Al’s Big Gay Boat Ride Stan scopre che il suo cane, Sparky, è omosessuale. Da dove deriva la vostra preoccupazione per l’omossessualità?
TP: Gli Stati Uniti si sono a lungo interrogati sull’omosessualità. Ma a noi sembrava che ci fosse un intero campo dell’omosessualità che era rimasto inesplorato: per questo ci siamo concentrati sugli animali invertiti.

Certo che a vedervi anche voi sembrate una bella coppia di saltingroppa. State insieme?
MT: Cioè, siamo gay?
TP: Be’, io sono un attimino gay.
MT: Sì, in fondo siamo tutti un attimo gay. Anche il nostro buon vecchio Scratch, il nostro cagnolino. Su, Scratch saluta gli amici a casa.
Scratch [con voce stridula]: Bau, Bau.

Dovete aver ricevuto un sacco di lettere per questo episodio. Che razza di posta vi arriva dai vostri fan?
TP: Abbiamo dei fan grandiosi e le loro lettere sono grandissime. La gente ci manda sempre un sacco di cose interessanti e assolutamente affascinanti. Vi faccio un esempio: "Cari Trey e Matt, complimenti per la trasmissione". L’ha scritta Tom, dal New Jersey.

È vero che infilate messaggi subliminali nei vostri cartoni animati? Robe del tipo parolacce tremende che potrebbero sfuggire all’attenzione degli spettatori?
MT: Sì, premiamo gli spettatori più fedeli con tonnellate di messaggi subliminali, così che possano vedere e rivedere gli stessi episodi milioni di volte senza mai annoiarsi.
TP: Difatti in Big Gay Al’s Big Gay Boat Ride se state molto attenti si riesce a vedere un’immagine di me che stantuffo la madre di Matt. 

 

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